Le Categorie di Azioni secondo Peter Lynch. Parte 2.
Cari lettori e investitori,
oggi ci addentreremo nel ricco universo dei mercati attraverso la lente di uno dei più grandi maestri: Peter Lynch. Con la sua acuta intuizione e un occhio esperto per i dettagli, Lynch ha suddiviso le azioni in sei tipologie diverse, ognuna con le proprie caratteristiche e potenziali trappole. Nell’edizione di oggi, esploreremo una tipologia di queste andando a vedere anche due esempi pratici, di cui uno preso direttamente dalla crisi del 2008.
Oggi parliamo delle Cyclicals.
Le azioni cicliche, comunemente note come Cyclicals, rappresentano una categoria intrigante nel mondo degli investimenti. Queste azioni appartengono a società la cui performance finanziaria è strettamente legata alle fluttuazioni dell'economia. Caratterizzate da un andamento che segue i cicli economici, le azioni cicliche offrono agli investitori la possibilità di sfruttare le fasi di crescita economica, pur presentando sfide uniche durante i periodi di rallentamento o recessione.
L'attrattività dei titoli ciclici risiede nella loro capacità di fornire rendimenti significativi in tempi di espansione economica, quando la domanda di beni e servizi aumenta. Tuttavia, richiedono un'attenta analisi e una comprensione approfondita del contesto economico e di settore, poiché i loro prezzi possono variare notevolmente in risposta ai cambiamenti delle condizioni economiche globali.
Queste società prosperano quando l'economia è in crescita e tendono a soffrire in periodi di recessione. La loro caratteristica principale è l'alta volatilità: i prezzi delle azioni possono variare significativamente in brevi periodi di tempo.
I settori tipicamente associati a titoli ciclici includono in parte l'automotive, l’edilizia e il turismo. Ad esempio, in un'economia in crescita, le persone tendono a spendere di più per automobili nuove, viaggi e costruzione di case, il che va a beneficio direttamente di queste industrie. Al contrario, in una recessione, questi sono spesso i primi settori a subire cali di vendite e profitti.
Facciamo qualche esempio.
- Ford e General Motors sono esempi classici. La domanda di auto nuove aumenta in un'economia forte, portando a maggiori vendite e profitti per queste aziende.
- Caterpillar, insieme ad aziende analoghe, vedono un aumento della domanda quando l'economia cresce.
- Catene alberghiere come Marriott o compagnie aeree come Delta Air Lines sono sensibili alle condizioni economiche, con un aumento delle prenotazioni in periodi di prosperità economica.
Investire in titoli ciclici richiede un'attenta considerazione del ciclo economico. Un approccio comune è acquistare queste azioni all'inizio di una fase di ripresa economica e vendere quando l'economia raggiunge il picco. Il principale rischio legato ai titoli ciclici è la loro elevata volatilità. Durante le recessioni, queste azioni possono perdere un significativo valore di mercato.
Prendiamo, ad esempio, la crisi finanziaria globale del 2008 e il suo impatto sul settore automobilistico, in particolare su un'azienda come General Motors (GM).
Prima della crisi del 2008, General Motors era uno dei giganti dell'industria automobilistica. Tuttavia, con l'arrivo della recessione, la domanda di auto nuove crollò drasticamente. Questo calo fu dovuto a vari fattori: la riduzione della spesa dei consumatori, l'aumento della disoccupazione e la difficoltà di ottenere credito per l'acquisto di veicoli.
Di conseguenza, le azioni di GM subirono un forte calo (link). Il prezzo delle azioni, che prima della crisi si aggirava intorno ai 40 dollari per azione, crollò fino a meno di un dollaro per share. GM si trovò in difficoltà finanziarie estreme, culminate nel suo storico fallimento e successivo salvataggio da parte del governo degli Stati Uniti.
Questo esempio mostra come le azioni di una società ciclica possano essere pesantemente influenzate dagli alti e bassi dell'economia. Gli investitori che avevano acquistato azioni di GM durante il calo avrebbero potuto beneficiare significativamente dalla successiva ripresa, ma questo avrebbe richiesto una forte tolleranza al rischio e la fiducia nella capacità dell'azienda di riprendersi da una grave crisi.
Per esplorare ulteriormente il concetto di titoli ciclici, possiamo analizzare il caso di Micron Technology (MU), una società attiva nel settore dei semiconduttori. Questo settore è noto per la sua ciclicità, con periodi di forte domanda alternati a fasi di eccesso di offerta e calo dei prezzi.
Micron Technology è uno dei maggiori produttori mondiali di semiconduttori, specializzato in particolare nella produzione di memorie e soluzioni di storage. I suoi prodotti includono DRAM, NAND flash e NOR flash, componenti essenziali per una vasta gamma di dispositivi elettronici come computer, server, smartphone e veicoli.
Il settore dei semiconduttori è estremamente dinamico e ciclico. È caratterizzato da un alto tasso di innovazione tecnologica, che spesso porta a cicli di sostituzione del prodotto e a una rapida obsolescenza. Inoltre, la produzione di semiconduttori richiede notevoli investimenti iniziali e tempo per lo sviluppo, il che può portare a squilibri tra offerta e domanda.
La domanda di semiconduttori è strettamente legata alle tendenze tecnologiche e all'economia globale. Durante i periodi di crescita economica, la domanda di dispositivi elettronici aumenta, portando a una maggiore richiesta di semiconduttori. Al contrario, in periodi di recessione, la domanda può calare rapidamente, portando a un eccesso di offerta e a una riduzione dei prezzi.
Micron, come altre aziende del settore, è soggetta a questa ciclicità. Durante i periodi di alta domanda, la società può sperimentare una crescita rapida dei ricavi e dei profitti. Rimane il fatto che in periodi di eccesso di offerta o calo della domanda, può trovarsi a fronteggiare una riduzione dei prezzi di vendita dei suoi prodotti e una diminuzione dei margini di profitto.
Pensiamo alla pandemia e all’improvviso crollo della domanda, ripresa successivamente sottoforma di elettronica di consumo per via del lavoro da remoto.
In risposta a questo shock, Micron ha adottato strategie per gestire l'offerta e adattarsi alla domanda variabile. La società ha continuato a investire in R&D per mantenere la sua competitività tecnologica e ha cercato di diversificare la sua base di clienti per ridurre la dipendenza da essi. Inoltre ha intrapreso un percorso per passare dai prodotti più ciclici verso quelli meno ciclici.
Nel 2022/2023 per le aziende nel settore dei semiconduttori si è creata paura per via dell’incertezza riguardo l’arrivo di una crisi causata dal rialzo dei tassi e dai problemi della catena di approvvigionamento. Qui si è creata un’opportunità, simile a quelle che presentiamo nelle edizioni straordinarie.
In una delle nostre prossime edizioni, andremo a discutere della tesi di investimento su Micron Technology nell'ottobre del 2022. In quel periodo, il prezzo per azione di Micron oscillava intorno ai 50 dollari, un punto che avevo identificato come particolarmente attraente.
La decisione di investire in Micron Technology non fu frutto del caso, ma il risultato di un'attenta valutazione delle prospettive dell'azienda, del suo posizionamento nel mercato dei semiconduttori e delle sue prospettive di crescita a lungo termine. Ho esaminato vari fattori, dalla salute finanziaria dell'azienda alle sue strategie di innovazione e sviluppo, per assicurarmi che il mio investimento fosse ben fondato.
Quello che ho trovato era un'azienda robusta, con un forte potenziale di crescita, posizionata strategicamente in un settore in rapida espansione. La loro competenza nell'ambito dei semiconduttori e la crescente domanda in questo settore mi hanno convinto che Micron fosse una scelta solida per un investimento a lungo termine (che ho liquidato dopo qualche mese per via del rialzo).
La cosa più rilevante è che il prezzo era davvero troppo basso per il tipo di azienda che era Micron.
Da allora, il prezzo delle azioni è salito significativamente, toccando gli 80 dollari per azione. La plusvalenza è stata realizzata ad un valore inferiore.
In una delle prossime edizioni, esploreremo in dettaglio questa tesi di investimento, analizzando non solo le ragioni dietro la decisione iniziale, ma anche il processo di pensiero che ha guidato la strategia di uscita, offrendo così una panoramica completa dell'intero ciclo di investimento.
Mentre chiudiamo questa edizione dedicata alle aziende Cyclicals, riflettiamo su ciò che abbiamo imparato e su come gli esempi di General Motors nel 2008 e Micron Technology illustrano vividamente le sfide e le opportunità associate a questo tipo di investimenti.
Il caso di General Motors nel 2008 è emblematico delle dinamiche dei ciclici: un gigante dell'industria automobilistica colpito duramente dalla crisi finanziaria globale. La lezione qui è la volatilità e l'incertezza che caratterizzano le aziende cicliche. Rimane che anche questi momenti di crisi possono rappresentare opportunità uniche di investimento. La chiave sta nel saper identificare il momento giusto per entrare e uscire dal mercato, tenendo sempre presente che il timing in queste situazioni può essere tutto.
La storia che racconteremo di Micron sottolineerà l'importanza di valutare la gestione dell'azienda, la capacità di innovazione e di adattamento a un mercato in costante evoluzione.
Le aziende Cyclicals possano essere sia una sfida che un'opportunità. Nel 2024 ci saranno dei settori che andranno ad essere ignorati e dimenticati dal mercato, noi non vedremo l’ora.
In ogni momento il mercato ci offre delle occasioni per generare dei ritorni sui nostri investimenti, spetta a noi trovarle. Abbonati per accedere a consigli esclusivi, analisi dettagliate e ai nostri investimenti attuali progettati per dare una svolta al tuo portafoglio. Trasforma un piccolo investimento nella tua formazione in grandi passi verso il successo finanziario.
Con stima e dedizione,
Alessandro Montalbano
P.S. Ricordo che le edizioni precedenti sono disponibili online nella pagina principale della newsletter, accessibile anche da cellulare scaricando l’app di riferimento.
A presto!